Spazio immaginato condiviso è la traduzione italiana del termine inglese Shared Imagined Space contratto abitualmente con l’acronimo SIS.
Analizzando singolarmente le tre parole possiamo dire che:
- Shared: significa “comunicato” non soltanto condiviso. Comunicato nel significato più stretto del termine cioè “messo in comune” perchè due persone che immaginano privatamente la stessa cosa nello stesso momento non la stanno condividendo.
- Imagined: si riferisce ad un processo mentale attivo, per questo usiamo il termine “immaginato” invece che “immaginario”. Non ci limitiamo a dire che “il contenuto è finzione” bensì andiamo oltre affermando che esso è costruito mattone dopo mattone da persone reali.
- Space: con “spazio” ci riferiamo al contenitore della situazione che stiamo immaginando e condividendo. Immaginare e condividere un personaggio non è sufficiente, servono anche coordinate spazio temporali all’interno delle quali far muovere questo personaggio.
Grazie alla definizione di Spazio Immaginato Condiviso possiamo capire meglio come funziona e com’è composta l’esplorazione di cui ho già parlato nell’articolo sul big model perchè, di fatto, è parte integrante di essa.
È piuttosto evidente che il SIS non è una prerogativa dei giochi di ruolo, da che mondo e mondo è stato utilizzato per i racconti, i romanzi, la mitologia e perfino la religione e si può riassumere con la famosa frase dei bambini “facciamo finta che siamo a …”.
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