Oltre alle chiacchiere, i fatti. Perchè un mazzo non si progetta, si gioca. Anche se il gioco in questione è una novità, per me e per altri dell’associazione Nox.
Anche se la sera prima si fanno le quattro di notte a chiacchiera al pub, e alle sette e mezzo c’è la sveglia. Anche se il mazzo che si porta al torneo è stato testato una volta, e montato quasi a caso.
Bene, i coraggiosi Miro e Uriel (che non ha intenzione di giocare, ma viene eroico per imparare e magari comprare qualche carta) partono alle otto, direzione Prato. In realtà partono alle otto e mezzo, il sonno gioca brutti scherzi.
A Prato incontrano Sua Maestà il Principe di Firenze (che ci fa a Prato??), una sola macchina e via, direzione Bologna.
Il sonno ancora spadroneggia, di brutto. Il viaggio è breve, si sfoglia il manualone della White Wolf su vtes (non ricordo il nome) che spiega strategie di gioco ed elenca mille mila carte uscite, commentando allegramente le powerate di turno, e i riferimenti all’ambientazione del Mondo di Tenebra cartaceo.
Passiamo in rassegna i vari Tethmes, Lucita, Sasha Vykos l’Angelo di Caino, insomma, i mostri sacri del nostro giochino preferito (almeno, il mio XD).
Troviamo agilmente il negozio che ospita il torneo, facciamo le prime conoscenze.
Yuka e Edoardo, teoricamente nostri compagni d’avventura da Firenze non arrivano, si scopre che problemi logistici li terranno lontani dal torneo.
Io e Leonardo dovremo tenere alto l’onore di Firenze. Inizio a sperare in Leonardo, ecco.
Tiro fuori il mio mazzo raccattato, sperando che si crei una buona intesa tra noi due.
Mi rendo conto delle mille falle del mazzo, ma che ci vuoi fare…le carte ordinate non arrivano, e questo è quel che offre l’improvvisazione.
Premessa : sarò generico nelle descrizioni dei mazzi, delle strategie, e probabilmente poco preciso, ma non voglio entrare nei tecnicismi, per mancanza di competenze, e per non tediare chi non conosce il gioco.
Il mio mazzo è un Brujah antitribu, picchio violento di Potenza e Velocità con una buona dose di politica, niente di speciale, ma aiuta a fare danni vista la scarsa possibilità dei vampiri della cripta di bleedare, a parte un set di carte di Ascendente atte a quello.
Vengono tirati a sorte i tavoli, raggiungo trepidante la mia postazione. Siamo in cinque, a partire da sinistra : Gangrel politico, con un mare di Robustezza (la mia preda), Tzimisce, se non ricordo male, Mata Hari che fa un po’ tutto, con molti alleati, e infine Malkavian stealth & bleed (il mio predatore).
Di fatto il Malkavian mi è addosso subito, bleeda, io provo a bleedare il Gangrel, ma nada. Deflette sulla sua preda. Mata Hari prova a sostenermi, se Malkavian fa punto su di me non lo elimina più. Riesco a reggere per un po’, l’accordo con Malkavian è che se mi bleeda ancora, io trito tutti i suoi ometti matti con Potenza e Velocità, in campo ho un paio di buoni elementi che picchiano.
Ma l’accordo non basta, ed alla fine mi mangia.
La partita, dai tempi lunghi, non ha un suo vero vincitore. Finisce con una marginale vittoria di Malkavian, che fa un punto, e mezzo per tutti gli altri.
Inizio poco performante, ma la partita in sé mi entusiasma, mi piace lo stile di gioco, molto strategico, intelligente, mosse pensate, giocatori esperti. Una buona esperienza.
Il tempo di riorganizzarsi, e inizia la seconda partita. Siamo vicini all’ora di pranzo, e intanto abbiamo ordinato una bella pizza. Aspettiamo affamati l’arrivo del pizza man!
Ai tavoli, di nuovo. Accanto a me, a sinistra, come preda, uno sciame di piccoli vampiri rognosi, tutto di Dominazione e Robustezza, armati per un ottimo combat, poi c’è un Lasombra politico con l’Abbraccio, un politico semi-anarchico con Helena infernalista, e come mio predatore, un Tremere con super-equipaggiamenti.
Lo sciame parte in quinta, in un paio di turni ha apparecchiato di vampiri piccoli ma cattivi. Bleeda subito Lasombra, che al contrario spende molto per metter giù un vampiro ciccione. Gli altri si sistemano, io calo Jacques Molay, picchiatore doc. Forte del mio Brujah d’assalto, vado addosso ad uno dei mille vampiri della mia preda, senza immaginare il seguito.
Robustezza si dimostra una disciplina enorme, non avevo ancora avuto quasi l’onore di testarla. Assorbe, assorbe, assorbe. E Molay picchia a vuoto. In più, i suoi minion picchiano, senza Potenza. Zip gun, bastoni, e altro bastano per farmi usare un terzo di mazzo con Molay, con il risultato che né il suo né il mio vampiro sono morti a fine combattimento. Ma la mia previsione aveva visto il suo minion morto in un paio di colpi. Ci rimango male, parecchio. Molay di più.
Nel mentre lo sciame bleeda senza pietà il Lasombra, che non ripara con i suoi mille minion appena Abbracciati. Il politico colpisce duro il Tremere, con una politica da cinque danni. Roba pesa.
Sono costretto a ridare pool al Lasombra con un Consanguineous Boon, per farlo reggere ancora. Se lui muore, la mia preda, ovvero il suo predatore, non la fermo più.
Alla fine il Tremere, dopo strenua resistenza, muore, e lo stesso capita al Lasombra. Restiamo io, lo sciame e il politico, adesso preda dello sciame.
E in un turno pirotecnico, riesce a mangiarsi la preda, con bleed enorme, e poi passa sopra di me, in netta minoranza di minion sul campo.
Ho di fatto la soddisfazione di esser rimasto il penultimo al tavolo, e di essermela giocata più che nella prima partita.
I big del torneo, tra cui il nostro Principe, continuano l’avventura in finale, noialtri ci mettiamo a guardare le altre partite in corso, tra cui spicca un bel Baali con tanto di Call of the Great Beast, muccone che picchia e bleeda che è un piacere. E una cripta da 12 Cybele! Ma sono di parte, parlando dei Baali.
Per dovere di cronaca vi dico che alla fine è risultato vincitore un “mazzo Stanislava” di cui non so molto.
In conclusione, giornata interessante davvero, qualche scambio di carte che ci sta sempre bene, un po’ d’esperienza da torneo messa da parte. Ed è tutt’altra cosa che giocare con gli amici informalmente, ma contrariamente a quanto mi aspettavo, il clima del torneo è stato disteso, la partita da due ore scorre che è un piacere, si parla moltissimo al tavolo, si fanno strategie. Un gioco davvero maturo, e sebbene ci sia spirito agonistico, non si sente il clima pesante provato in tornei di Magic o di Confrontation, ai tempi.
Giocatori alla mano, assenza della rigidità formale che di solito si riscontra ad un tavolo da torneo.
Da rifare, assolutamente!