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Interviste ai gdr-autori: Roberto Grassi

Rob è l’autore di Levity uno dei migliori GdR “introduttivi” sulla scena mondiale che qualcuno ha definito “il GURPS della narrativa”. La versione 2.0 così come altre risorse sono scaricabili gratuitamente dal sito ufficiale, la versione 3.0 è acquistabile online. Ma non perdiamo altro tempo, sotto con le domande.

Quando e perchè hai deciso di entrare in un segmento di mercato così affollato e competitivo come quello dei giochi di ruolo?

Parlare di “entrata in un segmento di mercato” è un termine un po’ grosso. In realtà, faccio solamente dei prodotti ‘artigianali’ che mi danno qualche soddisfazione e sembrano piacere ad una parte dei giocatori. NON faccio il lavoro di GdR-Autore, perchè non potrei pagare nemmeno
una bolletta del gas con gli introiti del Gdr.

Da dove sei partito? Hai avuto la classica sindrome da foglio bianco?

No. Levity non è nato nel mio cervello e poi presentato agli altri. E’ nato PRIMA al tavolo (leggi, improvvisando e cercando le soluzioni migliori di volta in volta), giocando con i miei nipoti ed i loro
amici e POI l’ho trasposto in regolamento giocabile (la prima incarnazione di Levity è del 2004).

Parlami brevemente di Levity e del perchè hai avvertito la necessità di creare un GdR tuo.

La necessità del “perchè mi interesso al gdr” è dovuta al fatto che mi piace e mi diverto a giocare e far giocare i giochi di ruolo. Penso che siano un passatempo piacevole e stimolante, ed inoltre credo che possano essere utilizzati con ottimi risultati anche in ambiti non strettamente ludici. La necessita del “perchè ho scritto Levity esattamente così” è perchè sto diventando “vecchio” e di conseguenza voglio un sistema flessibile, che mi permetta di tenere facilmente a mente io concetti di fondo che lo regolano e che consenta sessioni di gioco anche, e soprattutto, veloci (leggi, ad esempio, poco tempo per creare e gestire i personaggi e cose di questo tipo. Non che siano escluse a priori, ma nel senso che è possibile giocare anche senza schede e background ed evoluzione obbligatoria dei personaggi, se lo si vuole). Riguardo al “parlare brevemente di Levity”, la risposta non è così semplice.
Levity è, in prima istanza un “sistema generico per la narrazione interattiva ed il gioco di ruolo”.
Lasciami spendere due parole su “generico”. Di solito con ‘generico’ si intende “che consente di gestire tutte le situazioni di gioco in un qualunque ambiente immaginario’. Io per ‘generico’ intendo “che consente di gestire tutte le tipologie di narrazione in qualunque ambiente immaginario”. Da questo punto di vista, qualcuno lo ha definito, e forse a ragione, il “Gurps della narrativa”. L’altro concetto fondamentale di Levity è che i giocatori NON sono proprietari dei propri personaggi. Questo consente di evitare quei fastidiosi problemi di attaccamento morboso al proprio personaggio e tutto ciò che di negativo ne deriva. Di conseguenza, l’attenzione del giocatore si sposta dalla sopravvivenza e dalla evoluzione del proprio personaggio alla interazione tra i personaggi del mondo immaginato e della storia che stanno vivendo. Infine, il terzo elemento fondamentale di Levity è che cerca di stimolare la discussione tra i giocatori al tavolo, in alcuni casi OBBLIGANDOLI a dover negoziare tra di loro per prendere una decisione.

Quali sono state, se ci sono state, le fonti che ti hanno ispirato maggiormente?

Nessuna fonte in particolare. Diversamente da quello che possa sembrare ho giocato poco ai gdr tabletop. Ho dedicato più tempo alle avventure testuali per computer ed ai librogames.

Qualche giorno fa leggevo su roleplaying.it un articolo sulla quasi totale assenza di giochi di ruolo introduttivi, io ho prontamente consigliato a Max Lambertini di leggersi Levity ma a quasi 30 anni dall’uscita della prima edizione di D&D (la famosa scatola rossa) esiste ancora la necessità di partire da un GdR introduttivo? e poi, Levity, è adatto soltanto ai neofiti o può andare bene anche per i giocatori di ruolo un po’ più navigati?

La necessità esiste e non solo per i neofiti ma anche per i giocatori più navigati. La realtà delle cose è che più si va avanti con gli anni meno tempo si ha per poter giocare di ruolo. Di conseguenza servono sistemi di gioco che non obblighino il ‘master’ ed i giocatori a perdere una quantità di tempo molto alta per poter produrre una sessione di gioco. Levity nasce anche con questi scopi. Nel retrocopertina di Levity, infatti, dico, non a caso, che Levity è ottimale per chi inizia a giocare o per tutti quei giocatori che hanno provato di tutto, hanno la nausea del gdr ed hanno la necessità di ripartire da zero. Il Gdr, in fondo, è un tipo di gioco MOLTO SEMPLICE, dal punto di vista concettuale. Alcune volte è necessario ripartire dalle basi, per riscoprire la sua bellezza. Per rispondere alla tua domande finale. Levity è adatto SIA ai neofiti che ai giocatori di ruolo più navigati. Probabilmente questi due gruppi di giocatori lo useranno in modi leggermente diversi, in base alla loro esperienza. Io stesso, in effetti, quando lo gioco con utenti meno esperti lo uso in un certo modo. Quando ho possibilità di giocarlo con giocatori più scafati, posso permettermi tecnicismi diversi.

Non ti sembra di aver lasciato in mano troppo potere al narratore e alla fortuna? non pensi che il giocatore giocando a levity si senta un po’ in balia di poteri insondabili? e, legato a questo, io stesso ma anche altri, più volte dalle pagine di vari blog e forum abbiamo scritto che nei giochi molto incentrati sulla figura del narratore è necessario che intercorra fiducia incondizionata tra narratore e giocatori, non pensi che in questo ambito Levity mal si presti ad essere giocato via forum / chat / blog?

Questa è una domanda la cui risposta è lunga e complessa. Riguardo il tuo dubbio sul fatto che Levity mal si presti ad essere giocato via forum/chat/blog, ci sono ormai MOLTI esempi di come questo non sia vero. In sostanza è la pratica che sta dimostrando che questo dubbio deve essere fugato, ANCHE nei casi in cui il narratore abbia molto potere. Ma la tua domanda contiene anche un altro elemento interessante e cioè che Levity sia un sistema che lascia troppo potere al narratore ed alla fortuna. La risposta è che Levity può essere giocato in molti modi che possono andare dal potere assoluto del narratore al potere completamente distribuito tra tutti i giocatori. Di sessione in sessione, e qualche volta, di turno in turno, questo equilibrio viene continuamente ricercato in modi diversi per cercare il massimo divertimento possibile. Nel manuale ‘base’ ho dovuto giocoforza presentare i concetti fondamentali di Levity e le regole base, perchè il prodotto è destinato anche alla lettura da parte di genitori, animatori, etc… In quel caso lì sarebbe stato totalmente fuori luogo introdurre elementi quali autorità e potere narrativo ed altri elementi più moderni di teoria del design del gdr. Nelle newsletter a cadenza (quasi) mensile che rilascio, discuto, spiego con maggiore precisione ed ‘estendo’ il regolamento base spiegando come poter ottenere sessioni di gioco con distribuzioni del “potere” diverse ma usando sempre le stesse meccaniche di base per la risoluzione. Infine, sto scrivendo la “Guida per il Narratore di Levity”, che sostanzialmente includerà in un volume tutte le tecniche ed i suggerimenti per usare al meglio Levity mostrando come passare da una modalità ‘standard’ (quella pubblicata sulle regole base) ad una più “narrativista” decidendo di volta in volta quale sia il modo di giocare migliore e con quale intensità deve o può essere usato.

Quali sono, a tuo parere, i punti di forza e le debolezze di levity?

I punti di forza sono quelli di essere un sistema ‘malleabile’ perchè propone modi diversi di giocare, ed ogni gruppo potrebbe trovare il proprio equilibrio ideale. I punti di debolezza sono quelli derivanti dal fatto che, cercando di essere generico, può in alcuni casi dare risposte che non soddisfano tutti, che invece cercano gradi di dettaglio maggiori.

Quali sono le novità più importanti che hai introdotto nella versione 3.0 rispetto alle precedenti?

Il cambio più rilevante è certamente la grafica e l’impaginazione professionale. In generale, è stato fatto un grosso sforzo di ristesura per cercare di spiegare in maniera più semplice ed accessibile i concetti base di Levity. È stata inserita una corposa introduzione per i neofiti che spiega brevemente le modalità della narrativa interattiva e del gioco di ruolo. È possibile creare il personaggio giocante in molti modi diversi. Le caratteristiche di base sono state estese a 5 e si è cercato di spiegare meglio il significato delle caratteristiche. Una grossa variazione riguarda il fatto che sono ora disponibili molti modi diversi per gestire il tiro per riuscire, così come sono a disposizione modalità multiple per gestire il combattimento. Un grosso sforzo è stato fatto per spiegare correttamente come interpretare e valutare i modificatori. La Sezione del Narratore ha subito poche variazioni sostanziali. Sono
stati tuttavia aggiunte alcune sezioni come i consigli per il Narratore, quella su come utilizzare Levity per gli utenti esperti e la scheda del giocatore.

Che prospettive hai per il futuro?

Lavorare alla Guida del Narratore, per quello che riguarda il sistema base (e probabilmente rilasciarla gratuitamente). In generale, l’anno prossimo inizierò a cercare di far conoscere Levity al di fuori del mercato standard del gdr, aprendolo alle strutture che hanno interazioni con il mondo dell’infanzia, dell’adolescenza e delle famiglie.

Infine, come a tutti i GdR-autori che intervisto, chiedo anche a te: se tu dovessi dare un consiglio o un suggerimento, cosa diresti a qualcuno che intraprendesse oggi la creazione di un suo gioco?

Di mettere a piano che non si diventa ricchi. Di essere umile e molto critico con il proprio lavoro. Di non essere superficiale. Di imparare a spiegare bene con chiarezza quello che si ha in mente. In alcuni casi, di imparare a scrivere in italiano (alcuni messaggi nei forum e tramite e-mail sono scritti in un italiano da brividi). Dopodichè di credere in quello che si è creato e di promuoverlo nelle sedi e nei
modi giusti.
Rob

Ricordo a tutti che Rob sarà presente a Lucca Comics & games allo stand B202 di Scribas a fare demo in continuazione… Non so voi ma io mi prenoto fin da ora 🙂

6 thoughts on “Interviste ai gdr-autori: Roberto Grassi

  1. Tanto di cappello per la tenacia e determinazione di Roberto che paragonerei a quella di un altro amico creatore di giochi Angelo Porazzi, che con passione e debbo dire pure anche pazienza spiegano e illustrano i loro giochi. Levity e un sistema semplice adattabile e l’ultima versione ben curata pure sotto l’aspetto delle immagini appare molto accattivante. Sicuramente un bel gioco. Dico sempre di andare alle convenction per incontrare questi “miti” compreso Angiolino, ma poi mi chiudo a riccio e scuse su scuse rinuncio ^^. Spesso questi autori sono sottovalutati al fronte di titoloni pubblicizzati che poi alla fine dei conti non offrono nulla di nuovo. Sono dell’idea che un gdr deve essere semplice, Levity e un bel gioco e si può adattare a diversi contesti. Ribadisco chi e riuscito a fare di questa attività un motivo di guadagno, merita sicuramente il plauso, dietro ce un grande lavoro, non ultimo presenziare a manifestazioni e varie.
    Voto Levity 7

  2. In verità vi dico… che avevo guardato poco Levity. Me lo sono visto per bene (almeno: mi sono visto perbene la versione scaricabile….), e:

    – ci sono cose che mi piacciono, in primis la sua semplicità e “immediatezza”, anche se non è il solo sistema a goderne. Inoltre mi piace, anche se la trovo un po’ “asettica”, gli how-to della guida del narratore
    – ci sono cose che mi lasciano un po’ perplesso quali: lo stile, a volte troppo “manuale tecnico” e l’uso dei 3d6, un po’ troppo “casuale”.

    Poi, so bene che è uscita la versione 3, meglio impaginata e assai rivista, e magari alcuni punti deboli saranno stati affrontati… In ogni caso, appena avrò tempo e voglia (certificarsi Oracle richiede molto studio, sapete) recensirò per benino questo gioco, limitatamente però — come in fondo richiede lo spirito di roleplaying.it — alla versione gratuita (con un bel disclaimer sulla nuova versione commerciale in testa).

  3. Ciao Max e benvenuto sul GdR Blog. che dire? in gran parte concordo con le tue osservazioni che però sono figlie del fatto che hai guardato solo la versione gratis. ti garantisco che la terza edizione è di molto migliore. 🙂

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