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I 7 peccati capitali nei GdR: pigrizia

Pigrizia

GM: Ok gente. Siamo due settimane dopo la nostra ultima sessione. Siete tutti pronti per continuare e dare la caccia al mostro?
Giocatori: Oh, yeah! Ah… hem… Ho dimenticato di aggiornare la scheda del mio personaggio. Posso farlo prima di iniziare?
GM e altri giocatori: *forte stridore di denti*

Giocatori – Il GM, se è un buon GM, mette un sacco di impegno nella preparazione della campagna. Vorrebbe fare in modo che ognuno si diverta mentre si inoltra all’interno dello scenario partorito dalla propria immaginazione. Come giocatori, è vostra responsabilità assicurarvi che voi e i vostri personaggi siano pronti a partire prima dell’inizio della sessione. In questo modo, il gruppo può entrare subito in azione e proseguire la campagna proprio dove era stata interrotta.

GM – I vostri giocatori contano sul fatto che arriviate con una campagna divertente e interessante. È impegnativo essere master e, talvolta, può essere più simile ad un lavoro vero che non ad un semplice hobby. Ma questa è la responsabilità che ci assumiamo quando indossiamo il mantello da GM. Se siete troppo pigri per lavorare sulla campagna, perché i giocatori dovrebbero lavorare sui loro personaggi? o addirittura curarsi della campagna nel complesso? Non lasciate mai che questo accada. Potete prendere qualche spunto dai suggerimenti per preparare un’avventura che ho scritto qualche giorno fa. 🙂

4 thoughts on “I 7 peccati capitali nei GdR: pigrizia

  1. Non so, io tutte le volte mi preparo qualcosa, uno spunto magari preso da un film, e mi prefisso un finale ma poi grazie all’evolversi della situazione sono sempre pronto a cambiare direzione e mi capita di rado di impantanarmi. Solitamente avvengono splendide avventure con situazioni sempre al limite ^^ diciamo che l’avventura e anche la campagna sono nella mia testa. Magari e un limite, una volta attendevo con ansia l’ennesima avventura pubblicata per copiarla o prendere spunti durante le avventure ora non riuscirei più mi sentirei come soffocato e snaturerei l’avventura, l’imprevisto e quei momenti che si inventano così senza un perchè provocando ilarità o epici scontri ^^ Magari dipende dalla mia passione per la lettura e i film.

  2. Penso che i sette peccati mortali sono davvero mortali non per il corpo, ma per l’anima. In un mondo sempre piu’ indaffarato, competitivo, difficile, si parla meno del cibo spirituale, cio’ che e’ bene per l’anima e cio’ che uccide l’anima. Secondo me ognuno di noi ha una certa dose di tutti i sette, ce ne sono che prevalgono, ce ne sono in overdose, ma per un mondano, uno che vive nel mondo e conduce una vita normale con i soliti piaceri del mondo e’ piu’ facile averne che non averne. Per quanto riguarda il monaco, uno che si prefigge di raggiungere una meta nel combattimento di questi peccati mortali, per lui e’ piu’ facile non averne. Ma in questo momento abbastanza difficile per l’Umanita’ quello che conta e’ porci la domanda sia mondani che monaci, una domanda tutta interiore soppesando sulla bilancia mentale le due cose per la nostra salvazione, perche’ combattere e sconfiggere i 7 peccati mortali e’ una via verso la salvazione, ma non e’una via sicura, cioe’ non e’ mica affidabile, queste due cose per la nostra salvazione sono praticare l’unione delle anime e dei corpi per diventare bisessuali come prima e l’altra cosa sono sbarazzarci dai sette peccati mortali. Bene, soppesando queste due, quale avra’ piu’ peso ? Quale vale di piu’ ? Io penso che la prima, praticare l’unione delle anime e dei corpi, perche’ e’ la via piu’ sicura per la nostra salvazione.

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