Ti è mai capitato che la tua conoscenza della realtà interferisse con le convenzioni applicate al genere del gioco a cui stai giocando? Di solito i giochi di ruolo emulano i generi (fantasy, horror, ecc.) meglio di quanto non emulino la realtà.
L’esempio della katana
Nella realtà, la katana era la spada migliore che si potesse realizzare in una nazione isolata dal resto del mondo e povera di ferro. Gli artigiani locali affinarono quanto più possibile le tecniche per realizzare una spada che fosse al contempo flessibile e affilata, e che funzionasse bene contro le armature utilizzate in quel luogo ed in quel tempo, ovvero quelle di cuoio. Ma la katana, di per sé, non era nulla di eccezionale: equivalente o addirittura inferiore rispetto alle spade occidentali e sostanzialmente inefficace contro le armature metalliche dello stesso periodo.
Nella fiction però, la katana assume poteri quasi sovrannaturali. Taglia armature di maglia come se fossero fatte di burro, armature di piastre come se fossero di carta e dà +2 a carisma a chi la usa. Fonti affidabili testimoniano che sia addirittura in grado di affettare i carri armati. Tanto è vero che la katana è stata l’arma preferita dalla maggior parte degli attori di film d’azione degli anni 80.
Quali sono le convenzioni che adotti nel tuo gioco di ruolo?
Quindi, la katana è solo una versione della spada bastarda? O è l’equivalente corpo a corpo della bomba atomica? Dipende dal genere, dal filone letterario a cui il gioco di ruolo in questione si ispira e dalle convenzioni che vi si applicano.
- Stai masterizzando un gioco di ruolo dalle tinte pulp? Beh allora la katana è un’arma meravigliosa e qualunque personaggio ne vorrà una. Tieniti pronto a distribuirne in gran quantità o tieniti pronto un buon motivo per non darne.
- Stai masterizzando un gioco di ruolo realistico? Dunque la katana è solo una delle tante spade. Quel certo giocatore (tu sai che ce n’è almeno uno) insisterà per usare la katana, quindi preparati di conseguenza.
- Magari stai masterizzando un gioco di ruolo satirico, ironico, parodico che si fa beffe di altri generi? Allora la katana sarà solo spazzatura e si romperà al primo impatto.
Quando un giocatore ti espone un dubbio o ti fa una domanda, resisti all’impulso di rispondergli subito sulla base della realtà e del realismo. Pensa prima alle convenzioni esplicite (ma anche implicite) che si instaurano al tavolo, prova a documentarti sull’argomento. Immagina se la stessa scena avesse luogo in un film o in un libro dello stesso genere, quali sarebbero gli esiti?
Io ho utilizzato la katana come esempio ma ce ne sono infiniti altri: il funzionamento di ferite e cure, gli effetti del combattimento sulla psiche umana, ecc.
Ti sei mai imbattuto nel conflitto tra realismo e genere? Hai qualche consiglio o storia da raccontarci?
Altro articolo stupendo, complimentissimi.
Nel nostro Gioco di Ruolo, Destino Oscuro, certe cose sono realistiche quanto basta. La Katana è una spada che infligge danni in base alla Rapidità di chi la utilizza, perché è un’arma tagliente come un rasoio, ma è anche molto fragile. Nel Giappone medievale, di fatti, per i samurai era considerato oltraggioso incrociare le spade durante un duello. Avrebbero preferito perdere un braccio piuttosto che rischiare di incrociare le lame, cosa che, invece, accade puntualmente in tutti i filmacci americani e persino un tantissime serie anime o manga giapponesi! Per onore di spettacolo ovviamente. Le lame non si incrociavano mai perché si sarebbero rotte o scheggiate gravemente.
Tutto il Kendo, misero rimasuglio di arti marziali di spada di tempi ormai dimenticati, si basa su tecniche che prevedono di non incrociare MAI le spade, proprio per questo motivo.
La spada bastarda o, in generale, le spade occidentali, massicce, pesanti, mai affilate se non sul debole (in punta di spada), così che la punta potesse essere un colpo tagliente e letale (la punta è una tecnica nella scherma storica, non una parte della spada), diventavano in breve tempo delle vere e proprie seghe letali (non ridete vi prego xD ) perchè le si incrociava sempre! Massicce come sono, non temono fratture fragili. Anzi, più una spada era usata e ben manutenuta, più era letale, poichè la sua “lama” era in realtà una zanna di squalo seghettata e mortale.
Affilare le spade medievali non aveva senso perché, contro un nemico in armatura, la spada non avrebbe sortito un effetto migliore solo perché tagliente, anzi. Avrebbe solo potuto diventare più fragile. Contro un nemico sine armis (in camicia, nudo dell’armatura, insomma), una spada pesante e seghettata avrebbe comunque sventrato chiunque al primo colpo. Per non parlare poi della letale punta affilata, che poteva essere usata per stoccate mortali anche contro avversari dotati di usbergo.
Ed ecco che, di fatti, in Destino Oscuro le spade occidentali infliggono danni basandosi sulla Forza dell’avversario e non sulla rapidità come le Katana e sono anche spade molto resistenti. In generale, comunque, in DO e Cielo Cremisi (ma anche nelle prox ambientazioni) ci sono cose molto fantasy e molto fantascientifiche… ma tutto torna. Tutto è fantascienza, non fantastronzate pulp che, comunque, nel giusto frangente, possono starci 😉
Manie del sottoscritto, scusate 😀
Anche se i livelli di epicità che si raggiungono in avventura sono cose che solo i più spinti anime giapponesi possono offrire, davvero.
Da editor, la prima cosa che mi viene in mente è che in un’opera di fiction (e quindi anche il GdR) non va’ MAI ricercato il realismo, bensì la VEROSIMIGLIANZA. Sono due cose molto diverse. REALISTICAMENTE, la magia non esiste. Punto.
Ma…
Se ammettiamo l’esistenza di un mondo composto da piani elementali;
Se ammettiamo che la compenetrazione di detti pieni sia la base strutturale della “realtà” per noi esperibile;
ALLORA…
POSSIAMO accettare l’idea che esistano persone in grado di esperirla a un livello più basilare dell’uomo comune… ed ecco la “Magia”.
Perfettamente logico e sensato, e dunque accettato come tale dal giocatore, innescando quel meccanismo mentale che Tolkien definiva “Sospensione dell’Incredulità”.
L’altro punto da considerare è che l’oplologia, come la maggior parte delle scienze storiche, è molto incerta. Fino a pochi anni fa a scuola s’insegnava che i Francesi persero la Battaglia di Agincourt a causa della devastante potenza degli archi lunghi di tasso Inglesi. Ora invece, dopo prove sperimentali, sappiamo che la colpa fu della pioggia recente: i Francesi caricarono al galoppo, scivolarono sul fango, e non riuscirono a rialzarsi a causa del gran peso delle armature. Gli arcieri Inglesi tirarono, certo, per falciare l’avanguardia di contadini e pezzenti – che senza la cavalleria di supporto e minaccia, fuggì subito in mille direzioni diverse. A quel punto gli Inglesi lasciarono perdere gli inutili archi, presero fuori spadini e daghe e passarono tra i cavalieri disarcionati, schiacciati, inabili e già mezzi morti a dare il colpo di grazia, infilando le lame sottili nella fessura dell’elmo, tra le gambe, sotto le ascelle ecc.
Quindi, il “realismo” è:
1) assolutamente fuori luogo
2) il più delle volte, assolutamente falso e tendenzioso XD
La verosimiglianza, invece, è importante.
E’ verosimile che una katana affetti un’armatura di piastre seicentesca? Eh no. Ma lo è che il samurai armato di katana e con armatura in cuoio e legno sia molto più mobile e meno stanco di un energumeno con 40 kg di roba addosso? Eh sì! Il samurai vince? Certo, se riesce a colpire di punta nella visiera, sotto le ascelle o tra… avete capito.
Il Cavaliere perde? Forse. Un singolo colpo di un Mazzafrusto che vada a segno si porta via spallaccio, cuoio, imbottitura e… spalla 😛 del povero samurai. E per arrivare a colpire un punto vitale, il samurai DEVE entrare per forza nell’area di minaccia del cavaliere.
Cavalleria pesante contro samurai appiedati? Vince la cavalleria. Azione troppo veloce e confusionaria per Iaido e Kendo.
Cavalleria pesante contro samurai a cavallo armati di katana e naginata? Vince la cavalleria. Sai, sono, cioè, tipo, PESANTI. Sfondano. Il samurai ha addosso legno e cuoio eh XD
Cavalleria pesante contro samurai a cavallo nella Piana di Okinawa (ca. 30°C alle 10 del mattino)? Ciao ciao ai Cavalieri! ^_^ (per la stessa ragione tattica per cui i Crociati ne presero COSI’ TANTE in Terrasanta…)
La katana è un ottima arma… se sai come usarla (2-5 anni di addestramento). Ma anche il mazzafrusto lo è (e in un mese sai usarlo anche per pettinarti).
Alla fine, il GdR è divertimento. A un certo punto conta solo quello, l’interpretazione e la fantasia =)
d’accordissimo su tutto, la verosimiglianza è la chiave.
Uhm… esempio un po’ infelice, “TomJoad”. Grosse, grosse generalizzazioni sul concetto di “katana”, e generalizzazioni ancora maggiori sul concetto di “spada occidentale” (di quale periodo?). Il concetto che volevi esprimere, intendiamoci, passa lo stesso, ma magari avresti potuto scegliere come esempio qualcosa su cui sei più ferrato…
Ciao Rafu! benvenuto sul GdR Blog 🙂
Le generalizzazioni erano volontarie proprio perché veicolano il concetto più facilmente senza infilarsi in sottigliezze ridondanti. Alla fine per confrontare realismo (verosimiglianza?) e generi non è così importante se la katana è quella di Goemon Ishikawa e se la spada occidentale è forgiata con acciaio di toledo o di damasco.
ps: ci vediamo al larp symposium quest’anno?
Forse perfino a DUE larp symposium! ;P
E, se ci sei, a Firenze Gioca.