Avete sentito parlare di questo gioco “Civilization”, che si suppone essere il miglior gioco a tema epico-antico mai creato. Voi sapete che è un gioco vecchio stile, ma volete dargli un’occhiata. Che cosa fare? Che tipo di esperienza dovreste attendervi? Spero che questa recensione vi sarà utile.
Pianificazione del Gioco
Per cominciare, sarebbe ottimale avere sei o sette giocatori. Con cinque giocatori userete soltanto una parte del tabellone. Ciò è necessario perché il gioco soffre se non vi è competizione per gli spazi. Ma è più divertente utilizzare l’intera mappa.
Questo gioco richiede molto tempo per arrivare alla fine quindi vi consiglio di dedicargli un giorno intero. Iniziate presto così le persone che devono essere a casa ad un’ora ragionevole possono giocare fino alla fine. Potrebbero essere necessarie anche 10 ore per terminare il gioco ma questo dipende dal tempo che ogni giocatore impiega per completare le proprie azioni di gioco. Sarebbe bello se tutti i giocatori avessero già giocato a civilization in passato così da ridurre i tempi morti.
Avrete bisogno di un tavolone su cui collocare il tabellone (che è grande) e servirà altro spazio per ogni giocatore che posizionerà il proprio rettangolo intorno ad esso. Su questo rettangolo c’è la tabella riassuntiva per lo svolgimento del turno, il proprio stock e il proprio treasury. Supponendo che non tutti i giocatori abbiano familiarità con il gioco, vorrete disporre anche le carte dello sviluppo tecnologico in modo che siano visibili a tutti. Queste carte sono la chiave per la vittoria e i giocatori dovranno pianificare il modo in cui acquisirle.
Inoltre, avrete la necessità di interrompere il gioco per la cena, così non morirete di fame durante l’età del ferro :P. Assicuratevi che ci siano bibite e snack a volontà in anticipo.
Un ultimo avvertimento sulla riduzione della durata del gioco: è necessario limitare il commercio a 10 minuti. Magari utilizzate un timer per far rispettare tale limite. È importante, fidatevi.
Cominciamo
Il gioco si avvia in modo casuale determinare un ordine in cui i giocatori scelgono la loro civiltà. Quindi subito dopo tutti devono capire un elemento importante del gioco: l’Archeological Succession Table, o AST.
Sulla AST ci sono ere diverse con prerequisiti specifici uguali per tutti per raggiungerle. Ad esempio per passare dalla “new stone age” alla “early bronze age” i giocatori devono aver costruito almeno due città. Questi prerequisiti uguali per tutti, però, arrivano in momenti diversi a seconda della civiltà scelta dal giocatore. Vi è anche un punto di totale alla fine del percorso per ogni civiltà. Questo è il totale minimo necessario per attraversare il traguardo.
Non essere in grado di progredire sulla AST è negativo perchè il primo ad arrivare al traguardo vince, e se siete rimasti bloccati un turno potete vincere solo se ogni altro giocatore è rimasto a sua volta bloccato almeno un turno e questo non è facile.
L’avanzamento differenziato sull’AST fanno in modo che alcune civiltà siano più difficili da giocare rispetto ad altre. Egitto e Babilonia sono le più difficili da giocare, Africa e l’Italia sono probabilmente le più semplice, seguita da Assiria. Creta è una vera e propria sfida, dal momento che inizia su un’isola. Essa dovrebbe probabilmente essere giocata solo da un giocatore esperto. Si noti che in sette giocatori, qualcuno, molto probabilmente, dovrà giocare Creta.
Attenzione però, lAST non è tutto, l’AST facilitato è compensato spesso da una posizione geografica difficile.
Giocare
Questo è un gioco in cui il turno è diviso in fasi e ogni fase deve essere completata da ogni giocatore prima di passare alla fase successiva. Ordine di turno si applica al movimento all’acquisizione di carte commercio, e l’acquisto di tecnologie. Le altre cose potete farle in contemporanea.
Le regole per l’espansione demografica e il movimento sono abbastanza semplici da capire. Importante è il censimento dato che il totale della popolazione determina l’ordine di movimento. All’inizio tutte le civiltà hanno la stessa popolazione che cresce per tutti allo stesso modo.
Le cose si fanno interessanti a mano a mano che la mappa si riempie e le città vengono costruite. Quindi le popolazioni variano e il censimento entra prepotentemente in gioco in gioco. Egitto e Babilonia saranno probabilmente le prime civiltà a costruire le città in quanto essi sono obbligati a costruire le città in modo da poter superare la Stone Age. Con le città arrivano le prime carte del commercio e quindi inizia anche la parte commerciale del gioco.
Come funziona il commercio? ogni giocatore cerca di raccogliere set di carte uguali (coppie, tris, ecc) perché il valore delle carte aumenta geometricamente in base al numero di carte. Ma durante la fase di acquisizione ogni giocatore pesca al massimo una carta di ogni tipo. Pertanto, per ottenere il vostro set, che potrebbe richiedere più di un turno, potreste aver bisogno di effettuare alcune manovre di commercio.
Questo è il motivo per cui applicare un limite al tempo di negoziazione è importante. E ‘anche essenziale far rispettare le regole del commercio, ovvero: ogni giocatore deve commerciare almeno tre carte, ogni giocatore deve dire la verità su una delle carte e sul valore totale di tutte le carte che sta scambiando. Alcuni giocatori tenteranno di fare scambi a carte scoperte, non permetteteglielo! altrimenti infrangerete la regola per scambiare le calamità.
Le calamità sono quelle carte spiacevoli che si trovano nella stessa pila delle normali carte del commercio. Le prime calamità sono palesi perchè hanno il dietro diverso e influenzano chi le pesca. Ma le altre sono tenute segrete dal giocatore che le ha pescate e possono essere scambiate come normali carte durante la fase commerciale. Chi ottiene una di queste carte calamità è tenuto a rivelarla e viene colpito da questa. Ancora una volta, lo scambio è valido solo se le regole di negoziazione sono state rispettate (ogni giocatore deve sempre scambiare almeno tre carte, delle quali dichiara esattamente il valore totale e il tipo di una delle risorse).
Eliminati dal gioco?
I giocatori si accorgeranno ben presto di alcune peculiarità di questo gioco. Non si tratta di un wargame, anche se è possibile entrare in battaglia per conquistare territori. Il conflitto è indotto dai limiti di popolazione nei territori, è anche possibile la coesistenza di due e più civiltà all’interno di un territorio, soprattutto se quel territorio è caratterizzato da un elevato limite di popolazione. Vi è un fattore di equilibrio built-in, in quanto la civiltà più popolosa compie la prima mossa, il che rende quella meno popolosa in grado di reagire e di evitare i conflitti.
Un altro interessante fattore di equilibrio è quello che comprende popolazione e tasse. Sono, infatti, gli stessi segnalini che vengono utilizzati per rappresentare sia le persone che il denaro (quando rappresentano il denaro vengono semplicemente capovolti). È necessario gestire questo rapporto perché i segnalini sono in numero limitato e ne avrete bisogno sia per disporre la popolazione sulla mappa sia per soddisfare l’approvvigionamento di cibo alle città sia per fondare nuove città, ma dovrete essere anche in grado di tassare le città che avete in modo che esse non si ribellino.
Perdere persone e città non è così brutto come può sembrare a prima vista. Essere grandi in sé e per sé non è una condizione per vincere. La vostra civiltà potrebbe essere costratta a migrare e anche essere eliminata dal tabellone di gioco, ma non tutto è perduto, ci sono opportunità per le piccole civiltà di acquisire pezzi delle proprietà di altre civiltà. La calamità “Guerra Civile” in particolare, aiuta i giocatori che rimangono indietro nella AST a tornare pienamente nel vivo del gioco.
Civizzarsi
L’obiettivo finale del gioco è, spendendo i punti derivanti dai set di carte del commercio, acquistare le carte sviluppo (tecnologie). Gli sviluppi di solito prevedono vantaggi specifici. Ad esempio, con il Clothmaking le vostre barche si sposteranno più velocemente. Altri sviluppi servono solo per accumulare i punti vittoria (ad esempio Musica). Inoltre l’importantissimo trio (democrazia, legge e Filosofia) serve per massimizzare il totale dei punti.
È importante che ognuno comprenda alcune cose in merito agli sviluppi. In primo luogo non è possibile avere più di 11 di essi. Quindi, non puoi vincere se si acquistano troppi sviluppi con valori bassi. In secondo luogo, per arrivare alla fine dell’era del Bronzo, avrete bisogno di almeno tre diversi tipi di sviluppo (il tipo è indicato dal colore). Ecco a cosa servono gli sviluppi che sono di due colori diversi. In terzo luogo, non ci sono carte infinite per ogni sviluppo, quindi ci saranno giocatori che non avranno la possibilità di acquisire alcuni sviluppi. Infine, il prezzo per l’acquisto di uno sviluppo viene scontato da ogni altro sviluppo dello stesso tipo di cui siete già in possesso. L’importo dello sconto varia a seconda del tipo ed è scritto direttamente sulle carte.
L’acquisto degli sviluppi può essere dispendioso in termini di tempo perché ognuno di voi deve sempre tenere sotto controllo il calcolo dei punti di cui necessita per raggiungere la fine della AST. Ciò è particolarmente duro sui nuovi giocatori. Non abbiate paura di consumare le calcolatrici per aiutarvi in questo processo.
Vi state già divertendo?
Per fortuna prima o poi arriverete alla fine e qualcuno vincerà. Ma c’è una buona probabilità che il tempo finisca quando qualcuno sarà costretto ad andarsene a causa di necessità del mondo reale. Siete autorizzati ad offenderlo 😛 In questo caso si può semplicemente concludere un turno e poi dichiarare che chi ha il maggior numero di punti tra quelli più avanti sull’AST è il vincitore.
Tutte le persone che non sono il vincitore, che hanno dedicato un intero giorno al gioco, dovrebbero comunque essersi divertiti. È divertente pianificare l’evoluzione della propria civiltà, costruire le proprie città e acquistare gli sviluppi. Purtroppo, a volte, alcuni giocatori portano un peso maggiore degli altri dovuto alle calamità. Se un giocatore viene eliminato a causa di ciò può solo accettare la propria sfortuna.
Questo gioco è ottimo per persone che godono del giocare fine a se stesso. Non è troppo competitivo e non induce all’abbandono i giocatori che si rendono conto di non aver alcuna possibilità di vincere.
Concludendo
In questa recensione ho lasciato fuori molti aspetti come le regole per le navi, la costruzione delle città, come funzionano esattamente i conflitti e i limiti di popolazione, che cosa è il denaro, e tutti i dettagli sugli sviluppi e sulle calamità. Quindi, assicuratevi di leggere il manuale per acquisire dimestichezza con questi aspetti.
L’unico vero problema che trovo in civilization è il tempo. Serve davvero troppo tempo per finire una partita anche giocando in 3 o 4, eppure per godere appieno sarebbe bello poter giocare in 7 ma il tempo necessario a finire una partita aumenta esponenzialmente. Un altro problema che gli riconosco è che alcune calamità non sono ben bilanciate, su tutte la civil war è la peggiore nonostante arrivi molto presto. Viceversa, il pregio più grande che gli riconosco è invece il basso impatto del fattore “C”, ebbene si, in civilization (un gioco che ha 28 anni), a differenza dei suoi successori, la fortuna conta davvero poco, i dadi non esistono, l’unica cosa su cui influisce la fortuna è la scelta della civiltà all’inizio e l’acquisizione delle calamità che comunque può essere previsto e scongiurato (o almeno mitigato acquistando le tecnologie ad hoc).
Direi un ottimo lavoro di recensione, il gioco merita, ai suoi tempi cercavo di coinvolgere nella locale ludoteca le nuove leve, anche se attratte da giochi più “rapidi” veniva snobbato nonostante l’aggiunta di Advanced che migliorava le carte. Debbo dire un gioco adatto forse a gente affiatata e portata. Un poco come iniziare un Axis & Allies o un World in Flames ^^.
Ottimo ^^