Al mio articolo di ieri D&D 4E è rivolto solo al combattimento? qualcuno ha risposto via mail (che vi ricordo è tomjoad@gdrblog.com) dicendo cose tipo “beh ma alla fine non hai necessariamente bisogno di regole per giocare di ruolo”. Allora mi sono posto anch’io questa domanda “abbiamo veramente bisogno di regole per giocare di ruolo?” e dopo alcune riflessioni sono giunto alla conclusione che: nel mio caso, e secondo i miei gusti, si, abbiamo bisogno di regole. Spiego come sono giunto a questa conclusione.
Che cos’è una regola?
Citando la wiki
In Sociologia e in Diritto una regola è una norma che un gruppo sociale si dà per assicurare la sopravvivenza del gruppo e per perseguire i fini che lo stesso ritiene preminenti
Quindi le regole nei GdR guidano e coordinano le azioni dei giocatori per giungere ad uno scopo comune. Ed, in accordo con la famosa regola zero o regola d’oro[1], le regole nei giochi di ruolo, più che vere e proprie regole, dovrebbero essere linee guida. Linee guida che per loro stessa natura sono piuttosto flessibili.
Giocare di ruolo senza regole
Se due PG siedono al tavolo di una locanda e si raccontano storie o parlano del tempo atmosferico, mi sembra evidente che non sia necessario applicare alcuna regola sebbene i due stiano interpretando. La stessa cosa vale se giocate ad un qualsiasi freeform GdR.
Abilità
Mettiamo però il caso in cui uno dei due PG di cui sopra sia un mercante di tabacco e il secondo PG voglia acquistarne un po’. Questa fase potrebbe continuare senza regole, ma alla fine, chi prende una decisione definitiva sul prezzo del tabacco? Deve esserci un qualche tipo di meccanica che permette di aiutare a risolvere la situazione. In una situazione come questa ci vengono in aiuto abilità quali “commerciare”, “valutare”, “contrattare” o simili (ogni GdR ha la sua nomenclatura). Queste abilità servono perchè un giocatore nella vita reale potrebbe non essere bravo a contrattare ma potrebbe aver voluto creare un alter ego che invece lo è.
Se fossi portato io, come persona, al cospetto di un re, magari in qualche modo me la saprei cavare, ma non è detto che tutti sarebbero in grado di fare altrettanto. Allora la skill “etichetta” (ad esempio) può essere d’aiuto. Vi vorrei far notare che stiamo parlando solo di abilità sociali, immaginatevi alcune conoscenze. Perchè non dovrei poter interpretare un medico? Perchè solo i laureati in medicina dovrebbero poter interpretare un medico? Ma poi immaginatevi che noia poter interpretare solo ed esclusivamente quello che già siamo nella realtà. Se eliminassimo le abilità, ogni giocatore sarebbe costretto a crearsi un PG basato esclusivamente sulle proprie capacità reali. Questo sarebbe un grossissimo limite alla fantasia e, consentitemi, alla bellezza dei GdR.
Struttura o linee guida?
Giocare di ruolo richiede una struttura. Anche nei giochi di tipo sandbox, che sono quelli in cui il giocatore può ignorare totalmente la main quest (gli obiettivi primari), deve esserci una struttura, altrimenti anche l’esplorazione del mondo di gioco non sarebbe altro che un vagabondaggio. Non ci sarebbe motivo di farlo e il personaggio / giocatore non avrebbe idea di cosa aspettarsi quando interagisce con elementi del mondo di gioco come altre persone, altre razze ecc.
In conclusione
Secondo me un gioco di ruolo senza regole non esiste e non può esistere perchè una delle caratteristiche fondanti, ovvero l’interpretazione – il “fingere di essere qualcun altro”, viene a mancare nel momento stesso in cui il proprio personaggio è in grado di fare, nè più ne meno, di quello che è in grado di fare il giocatore. Inoltre obbligheremmo coloro che non sono bravi, a recitare, ad immaginare, ecc a soffrire degli stessi “difetti” di cui soffrono nella vita reale. Quindi una struttura e la maggior parte delle regole di ogni manuale sono necessarie.
[1] la “regola zero” o “regola d’oro” è comparsa in modo esplicito (stampata) per la prima volta nei manuali della white wolf e dice sostanzialmente “sentitevi liberi di ignorare o modificare a vostro piacimento qualsiasi regola di questo manuale”.
Concordo ^^ ma con il tempo e l’esperienza mi sono avvicinato più ai regolamenti semplici che a quelli estremamente complessi. Per intenderci Rolmaster e per malati ^^ Per me un gdr deve dipendere dalle scelte che fanno i personaggi ovviamente raffrontati a regole ma che debbono essere essenziali e alleggerire le fasi necessarie non divenirne parte integrante come le ultime generazioni di giochi. Ve ne sono che per allungare il regolamento dilatano le regole del combact in una decina di pagine rendendo la lettura e l’apprendimento unicamente alla portata di chi come alternativa ha rinunciato alla tesi ^^ Scherzo ovviamente ma le regole sono indispensabili, necessarie ma debbono aiutare il completamento del gioco non certo appesantirlo so se mi e concesso svilirlo come D&D4 ^^ ghghgh mi sa che ho esagerato 😀
Per regolamento leggero cosa intendi? Levity ad esempio è molto leggero. A me levity piace molto però regolamenti maggiormente strutturati mi piacciono di più, senza per forza arrivare all’estremo opposto (rolemaster ad esempio). Non lo so, io sono uno di quelli per cui il regolamento gioca una parte essenziale nel permettermi o non permettermi il divertimento, forse anche più dell’ambientazione.
Faccio un esempio. Molti qui avranno senz’altro presente il regolamento di vampiri: la masquerade. Ecco, a me l’ambientazione fa impazzire, mi piace tantissimo, il sistema di regole mi lascia perplesso invece (e qui la parte dell’eretico la faccio io). In particolare ritengo, dati alla mano, che da un punto di vista prettamente statistico-probabilistico il numero di successi, rapportato alla difficoltà della manovra, non sia direttamente proporzionale al punteggio che il proprio personaggio ha in una certa abilità alla faccia dei milioni di punti spesi per farla salire. Da questo punto di vista, un gioco come rolemaster, pur nella sua inutile complessità, è fatto molto meglio. Per fatto molto meglio intendo dire che è più efficiente, scalare, proporzionale e “giusto” se mi passate il termine.
Concordo su vampiri, vedi non si può secondo me uniformare il discorso ma posso riportarti degli esempi. Rolmaster e l’esempio più eclatante di un piombo, mi ci sono avvicinato una volta, e dopo una prima sera sera passata a fare solo il personaggio e una seconda a dare percentuali sulle azioni e aver appena colpito un goblin in ben 4 ore….se lo conosci lo eviti.
Levity si e un bel regolamento a tratti secondo me dispersivo, ma tutto sommato si… un poco forzatamente ma può rientrare nell’esempio. Se ti dovessi dire quali sono i regolamenti che io consiglierei o che ritengo ottimi, beh qui ce di che parlare ^^ parecchio, ma cosi di getto direi StarWars , Stormbringer, Cthulhu [tutti d6], Lex Arcana. Anche se sono il primo a dire che contenevano errori, nulla che un master esperto non potesse correggere. Se debbo valutare un bel regolamento anche se complesso ti direi Gurps anche questo dei tempi passati ^^ Rolmaster lo paragonerei al War Games World in Flame, si può fare unicamente con la gente giusta e una sconfinata passione per Tolkien che io purtroppo non possiedo, guardando più a scrittori come Harry Turtledove, ispirandomi in passato alla saga di Videssos e La Legione Perduta con Lex Arcana, ottenendo un equilibrio e un game play che non sono più riuscito a ripetere. Forse per questo lo cito come regolamento semplice pur riconoscendone parecchi difetti. Per quanto mi riguarda apprezzo più il genere fantascienza, masterizzavo Gurps Time Travel pur essendo veramente complesso anche dal punto di vista delle valutazione e implicazioni temporali. Forse dipende da quanto un filone o un gioco ti prende e ti appassiona. ^^
Prima di rispondere una piccola cosa…adoro questo sito! E’ il 4° messaggio che scrivo stanotte e mi sta salvando dalla noia (sto giocando ad un torneo di poker online eterno). Mi sa che l’avevo già scritto, ma al massimo mi ripeto: è veramente ben fatto e tratta argomenti molto interessanti.
Tornando al discorso del post invece posso dire che secondo me è possibile giocare di ruolo senza regole. Quando facevo le medie durante le lezioni di italiano giocavamo ai GDR senza l’ausilio dei regolamenti (D&D e un gioco di Ruolo sui Pokemon :D). Non credo che diventi difficile interpretare un personaggio senza avere sotto mano una scheda, in fondo basta decidere prima chi sei e cosa sai fare. Tuttavia non mi ci trovo per i seguenti motivi:
1-Sarà pure possibile, ma ho comunque bisogno di un punto di riferimento: quanto sono bravo con la spada? quanto sono capace di barare a carte? quanto sono bello, intelligente, forte? Sono tutte domande a cui una descrizione (per quanto accurata) può rispondere solo in parte.
2-Senza dadi non mi piace giocare. Un fattore casuale secondo me è necessario per rendere più emozionante un avventura.
In conclusione: se pò fà (il gdr puro secondo me è senza regole) ma resta comunque poco divertente per me.
sono felice che conosciate rolemaster, e secondo me l’unica cosa pesante è il combattimento, eppure con un po di organizzazione deviene comunque veloce. come già molti hanno osservato è sicuramente un sistema di gioco molto equo, forse anche troppo, visto che nessuno è abbastanza forte e debole da stare al sicuro. io ho giocato per anni e se ti tieni le tabelle delle armi utilizzate dai giocatori a portata di mano il resto è facile. una calcolatrice è di base ma in 3 secondi fai i conti.
il combattimento è di fatto l’unica causa fatalistica che conduce alla morte il pg per cui è spesso apprezzata se è ricca di descrizione… i critici aiutati da un buon master dialetico possono trasformare un colpo in una danza poetica, lanciando sangue e azione… per il resto tutto è risolto con manovre basate sulla stessa tabella per cui è facilissimo risolvere il calcolo, mentre gli incantesimi, a centinaia, se giochi spesso iniziano a sembrarti anche pochi e in definitiva è il master che deve sapere tutto. ho fatto il master a gente che non sapeva nulla del gioco. giusto gli ho spiegato cos’erano quei numeri e per rendere l’idea gli ho fatto qualche esempio. comuque è vero che il combattimento è un po pesante da risolvere ma comunque bello. poi si possono snellire certi calcoli, ad esempio io lo avevo semplificato usando bonus diviso 5, tanto nel rolemaster non cambia nulla entro+-5.