Runebound è un gioco da tavolo in stile gioco di ruolo fantasy pubblicato dalla Fantasy Flight Games nel 2004. In Runebound, i giocatori assumono il ruolo di avventurieri che cercano quest (indicate da marcatori sulla mappa). Tali quest possono risolversi con una vittoria per il giocatore, o la perdita di alcuni elementi. L’esito positivo delle missioni permette l’acquisizione di esperienza che si traduce in una maggiore potenza e abilità.
Gli eroi possono tentare di completare missioni facili (verdi), missioni medie (gialle), missioni difficili (blu) o missioni molto difficili (rosse). Vince il gioco chi completa per per primo 3 missioni rosse o chi sconfigge il mostro finale.
Ogni eroe (come anche ogni mostro) è caratterizzato da cinque caratteristiche: tre rappresentano la sue capacità in combattimento cioè combattimento a distanza (con accanto il numero di danni che provoca combattendo a distanza), combattimento in mischia (con accanto i rispettivi danni) e combattimento magico (seguito a sua volta dai danni magici), inoltre ogni eroe ha un certo quantitativo di punti vita e punti fatica. Ogni eroe ha anche, almeno, un’abilità speciale che lo aiuta durante il combattimento.
Il sistema di combattimento
Il combattimento è diviso in 3 fasi, una per ogni modalità di combattimento, il giocatore sceglie in quale delle 3 fasi attaccare mentre nelle altre 2 può solo difendersi. Ogni fase viene risolta in successione come se fosse una mini-battaglia con la seguente formula:
(1d10 + 1d10 + acE) – acM
dove 1d10 rappresenta il risultato uscito dal lancio di un dado a dieci facce, acE rappresenta l’abilità in combattimento dell’eroe mentre acM rappresenta l’abilità in combattimento del mostro. Pertanto, nella fase in cui l’eroe ha dichiarato l’attacco (distanza, mischia o magica): si lanciano due dadi a 10 facce e si sommano i due numeri usciti alla capacità in combattimento scelta dall’eroe per il suo attacco, al risultato viene sottratto il punteggio nella rispettiva capacità in combattimento del mostro, se il risultato è positivo l’eroe infligge il numero di danni relativi alla capacità di combattimento che stava usando, viceversa se il risultato è negativo sarà il mostro ad infliggere danni all’eroe. Nelle altre 2 fasi, quelle in cui l’eroe può solo difendersi, la procedura è analoga, ma in caso di vittoria dell’eroe si considera semplicemente che l’attacco del mostro è stato parato. Per poter attaccare nelle altre fasi l’eroe può reclutare degli aiutanti (fino ad un massimo di due) reperibili nei mercati delle città. In questi mercati è anche possibile acquistare armi o oggetti magici.
La morte del mostro comporta l’acquisizione di soldi e punti esperienza da parte dell’eroe. I soldi si usano nei mercati delle città, mentre i punti esperienza si spendono per passare di livello. Ogni 3 punti esperienza l’eroe avanza di un livello, tale avanzamento comporta, a scelta del giocatore, un bonus permanente di +2 ad una delle abilità di combattimento oppure un punto vita o un punto fatica aggiuntivo.
La morte del personaggio invece comporta la perdita di tutti i soldi e tutti i punti esperienza non spesi e dell’oggetto più costoso di cui l’eroe dispone al momento della sua morte. L’eroe inoltre è costretto a ripartire dalla città più vicina.
Il sistema di movimento
Croce e delizia di Runebound è il sistema di movimento. I personaggi si muovono su di un tabellone diviso in caselle esagonali, ognuna di queste è caratterizzata da una particolare tipologia di terreno: strada, fiume, pianura, collina, foresta, montagna o palude. Ogni giocatore, durante la fase di movimento del proprio personaggio, tira 5 dadi a sei facce. Ogni faccia presenta una combinazione diversa di 3 simboli, ogni simbolo rappresenta un tipo di terreno. Il personaggio può muoversi fino ad un massimo di 5 caselle e limitatamente ai terreni presenti nelle facce dei dadi.
Considerazioni finali
Runebound è decisamente un board game affascinante, una sorta di piccolo gioco di ruolo da fare in completo relax, senza doversi arrovellare il cervello con trame complicate, background rigidi o sforzi interpretativi. Un bel modo per passare qualche ora divertente in compagnia. Alcuni elementi lo rovinano un po’: in primis la ripetitività. Parti, ammazzi il mostro, arraffi esperienza e soldi, torni in città, passi di livello e compri l’oggetto migliore. Questo può essere divertente per un po’ ma alla lunga stanca e runebound è veramente lungo come gioco, inoltre quando uno dei personaggi si avvicina a finire il gioco gli altri si coalizzano per farlo perdere. Il che prolunga il gioco ancora di più. Altra pecca è il fatto di essere così tanto luck-based, ovvero basato sulla fortuna. È capitato che un personaggio super corazzato morisse facendo una quest banale, ma ciò che è peggio è capitato addirittura che un personaggio non sia riuscito a muoversi a causa del lancio di dadi per il movimento.