Eccoci qui oggi a parlare di Enascentia, un’ambientazione tutta italiana per Savage Worlds uscita a Lucca Comics and Games 2013, ad opera di GG Studio. Parleremo un pochino del manuale, come prima cosa, ma poi faremo anche quattro chiacchiere con l’autore Edoardo Dalla Via, che sarà presente al Play! di Modena per far provare in anteprima alcune delle avventure in uscita col nuovo volume di Enascentia, Dietro lo Schermo.
- Casa Editrice: GG Studio
- Formato: A5, colori, morbido, brossura
- Pagine: 240
- Tipo di gioco: Ambientazione per Savage Worlds
Enascentia è tutto a colori, l’impaginazione è gradevole e le illustrazioni sono parecchio altalenanti, nella qualità. Si va da quelle stupende oltre misura di Wen M ad altre che non sono proprio il massimo della vita… tutto sommato, però, il manuale è visivamente piuttosto appagante. Quello che mi ha lasciato un po’ con l’amaro in bocca è che l’ambientazione vera e propria, ovvero la storia del mondo di Enascentia, dell’obbiettivo dei Personaggi e del perché dovrebbero vivere in quel mondo, si limita alle primissime pagine. Dopo di che, inizia un semplice elenco di luoghi, con interessanti descrizioni, per carità, e di Tribù cui i Personaggi possono fare parte.
Proprio le tribù sono in una classica chiave super mangofila, molto classica: si va dalla tribù composta da guerrieri senza macchia servi della giustizia (Lumian), a quella composta da… Oni detti Gromsh (demoniazzi giapponesi con uno o più corni in testa) un po’ stravaganti e servi del caos, passando dai Menoosh, tribù votata al sesso ed all’amore sfrenato. Ci sono molti spunti interessanti, ad esempio, la gente non nasce ma compare già bella, pronta ed istruita sulle sue mansioni in sorta di cerchi magici che si trovano qua e là per il mondo fantasy.
Esistono anche alcune Tribù estinte o quasi: ad un certo punto, smettono di nascere e vengono soppiantate da un’altra razza… ma alcuni rarissimi individui di queste Tribù semi-estinte circolano ancora per Enascentia. Come se si trattasse di una sorta di esperimento evoluzionistico simulato, mi è venuto da pensare! Da dove vengano i rappresentanti delle Tribù, nessuno lo sa.
Poi ci sono i senza volto, che hanno deciso di non seguire il loro Kami (specie di divinità o ideale cui aspirare) e cercano di portare altri individui dalla loro parte… Insomma, vengono in mente tantissime domande al lettore, si innesca bene il meccanismo della curiosità, ma poi tutto si ferma lì. Le città sono ben descritte, ci sono molte creature fantastiche (equivalenti dei nostri animali, anche molto pericolose), però alla fine della lettura ho avuto la sensazione di non aver capito dove volesse andare a parare il libro.
Qual’è lo scopo dei PG? Che tipo di avventure dovrei giocare ad Enascentia, che senso ha il mio PG e perché dovrebbe vagabondare per il mondo in cerca di avventure? Insomma, avrei preferito sapere di più sull’ambientazione, sapere che c’è uno scopo, un qualcosa da raggiungere, un obiettivo, diciamo una trama principale, ecco. Quindi sono rimasto un po’ perplesso, dopo la lettura, diciamo senza idee su cosa fare. Cioè, creo un PG e poi che faccio? Ma potrà questo nuovo manuale in uscita a breve colmare questo senso di smarrimento e di mancanza di una meta? Direi dunque di partire con le domande ad Edoardo.
Caro Edoardo, andiamo subito al sodo! Va bene mantenere alcuni segreti sul setting, ma non ti sembra di avere lasciato tutto un po’ troppo approssimato? Nel senso, sappiamo che esistono anche i romanzi (non lo sapete!? Vergogna andate a vedere qua!), che c’è un manuale in uscita, ma non è stato un po’ azzardato lasciare il libro principale di Enascentia in questa sorta di limbo nozionistico?
Indubbiamente azzardato, sì, ritengo d’altro canto che la natura del progetto prevedesse uno sbilanciamento in una o nell’altra direzione. Quando si va a proporre un mondo così vasto come Enascentia, volendo dotarlo di una sua geografia, epica, caratterizzazione e tutto il resto che si richiede a un’ambientazione completa a 360°, la diretta conseguenza è avere a che fare con una quantità di informazioni gigantesca e uno spazio minuscolo nel quale doverla dosare. Se poi consideriamo il numero massimo di pagine previste per l’edizione (ugualmente sforato, tra l’altro) e che rimane l’intenzione di inserire tutto ciò che serve mano a mano con i supplementi, ci siamo ritrovati di fronte a una scelta di campo da effettuare: accompagniamo mano nella mano i master in ogni aspetto di Enascentia o mettiamo a disposizione dei personaggi il maggior numero possibile di strumenti per caratterizzare a pieno i loro tratti caratteristici? Abbiamo optato per la seconda, compiendo implicitamente un’altra scelta che avrebbe inevitabilmente accontentato alcuni a discapito di altri: richiedere un lavoro d’inventiva maggiore da parte del master, invitato a prendere in mano gli strumenti disposti sul tavolo e costruirsi la sua storia ambientata in uno dei tanti spunti geografici utilizzando il generoso bestiario. Va anche ricordato che si tratta pur sempre di un setting di Savage World, vi invito a fare un confronto con altre ambientazioni e vi accorgerete che lo spazio dedicato al lore non è poi così risicato come potrebbe apparire. E come accade in altri setting (es: Deadlands) buona parte del materiale da master è in arrivo nel primo supplemento, dedicato appunto a questo intento.
Qual’è lo scopo dei personaggi di Enascentia? Cioè, nei tuoi intenti, cosa dovrebbero fare durante una partita? Che avventure dovrebbero vivere, qual’è la loro ragione d’essere e lo scopo ultimo?
Devo dire che non sei il primo a sollevarmi questo quesito, ciononostante rimango ogni volta un pochino basito. Per quanto ambizioso e pretestuoso possa sembrare, Enascentia vuole ricreare un mondo fantasy in tutto e per tutto, un contenitore di “vite alternative” se vogliamo permetterci il termine: ecco perché mi sembra riduttivo parlare di “scopo” o “ragione”. Qual è la ragione di vita di un abitante della Terra di Mezzo? Dipende dalla razza, dalla provenienza, dalle avventure nelle quali si imbatte. Immagino che lo scopo di vita di Bilbo fosse qualcosa come invecchiare e ingrassare prima dell’arrivo di Gandalf. Sta al master pensare alla miglior alternativa di mago attempato per la sua avventura, possibilmente meno vittima di quelli che il tempo ha trasformato in cliché, viste le premesse del setting.
Uno spunto in particolare che ho cercato di far passare per tutto il primo manuale è stata la forte distinzione delle razze mediante stereotipi marcati. Ho sentito moltissimi giocatori, sia di Enascentia che di altri giochi, affermare che linee guida ben definite permettono di entrare subito nel personaggio. Da lì in poi la vera sfida interpretativa è conferirgli una personalità ed una caratterizzazione specifica perché si distingua tra i suoi simili, affrontando un percorso di crescita personale. Percorso destinato a divenire più chiaro con la prossima uscita.
Dunque, pensi che il nuovo manuale potrà darci finalmente molta più carne da mettere sul fuoco? Parlacene, di che si tratta esattamente? (Vogliamo i dettagli sui contenuti, formato, pagine, etc )
L’intento è precisamente quello: molta carne al fuoco, soprattutto i “tagli” assenti nella prima grigliata. Si tratta di un manuale pensato appositamente per il master, si chiamerà Dietro lo Schermo e uscirà in primavera. Abbiamo optato per un approccio “uscirà quando sarà pronto”, sperando che ci salvi dai difetti congeniti della fretta da grande occasione. Quindi purtroppo non arriverà in tempo per Play! ma non mancheranno le occasioni per provarlo al tavolo da gioco, se vorrete potrete tenervi aggiornati su https://www.facebook.com/
Siamo partiti dalle origini di Enascentia, svelando alcuni retroscena (non tutti, per alcuni dovrete pazientare) e cercando di soddisfare le esigenze dei master, da un excursus su tutte le Tribù Perdute alla storia delle dieci razze attuali dall’anno 0 al 996 P.G. (il giorno d’oggi), da più di 150 personaggi pronti all’uso a nuove avventure, compresa una Trama Portante, formula tipica di Savage Worlds che lega l’evoluzione della storia di background assieme alle gesta dei giocatori.
Come mai hai scelto Savage Worlds come sistema per giocare ad Enascentia?
L’ho trovato da subito un sistema snello e immediato, fast furious and fun, come si prefigge d’essere da dieci anni a questa parte. Ho sempre pensato che il sistema di regole dovesse essere subordinato alla parte ruolistica di quelli che altrimenti non si chiamerebbero giochi “di ruolo”. SW fa il suo sporco lavoro, lo fa bene e valorizza la caratterizzazione interpretativa piuttosto che sminuirla o soffocarla, due trappole decisamente da evitare.
Parlaci dei nuovi bravissimi disegnatori dei quali abbiamo visto qualche immagine girare in rete
Dopo lo scorso manuale ci era stato fatto notare il contrasto di stile tra Antonio e Wen, risaltato in particolar modo dalla presenza di due soli artisti piuttosto che una pluralità di contributi. Abbiamo optato quindi per un’inversione di marcia: lasciare uno stile unico sui personaggi e sulle illustrazioni a colori, delegando ad Antonio il delicato compito di seguire buona parte dei paesaggi e dell’oggettistica in B/N. Per garantire una uniformità di stile sulle varie Tribù e allo stesso tempo un maggior numero di artisti che spezzasse il precedente binomio, ci siamo rivolti direttamente a Wen-M. Il suo aiuto è stato preziosissimo nell’individuare quali potessero essere i suoi nuovi collaboratori più adatti, a voi l’ultima parola sul risultato.
Progetti ulteriori per il futuro di Enascentia?
Ben lieto di poterti rispondere un sonoro sì! Ci stiamo muovendo in varie direzioni, il romanzo non rimarrà figlio unico a lungo e l’intenzione è invadere presto i tavoli da gioco con altro oltre al GdR. Inoltre abbiamo già preso contatti con diversi partner internazionali per soddisfare le richieste del crescente seguito di fan oltralpe e oltreoceano. Ancora troppo presto per parlare di date, ma l’intero progetto era partito con l’intenzione di espandersi prima o poi anche in mercati esteri, ed è una soddisfazione concreta essersi già seduti a parlarne con persone che credono nell’iniziativa. Speriamo che il nostro entusiasmo sia condiviso dai nostri giocatori, attuali e futuri.
Ringraziamo dunque Edoardo per la pazienza e la voglia di spiegarci tutto quello che poteva venirci in mente riguardo Enascentia! Alcuni dubbi permangono, ma la cura migliore, a questo punto, è andare a giocare ad una bella demo con Edoardo al Play! di Modena 😉